Dall’inizio di gennaio 2020 sono cominciate le somministrazioni dei vaccini anticovid in tutte le città d’Italia. Le prime dosi vengono somministrate agli operatori sanitari, successivamente sarà la volta degli anziani e degli immunodepressi e poi sarà la volta di tutti gli altri.
Mentre nella maggior parte dei casi le cose stanno filando via lisce senza intoppi, ci è saltata agli occhi una foto di ieri alla Mostra d’Oltremare di Napoli, dove centinaia di persone hanno trascorso ore in fila sotto la pioggia in attesa del proprio turno per la somministrazione del vaccino.

Sono piovute critiche dappertutto e persino il sindaco di Napoli De Magistris si è lamentato ritenendo queste file per i vaccini indegne, critiche alle quali la regione ha risposto in maniera piccata.
Per noi che abbiamo sviluppato una tecnologia del genere è un colpo al cuore vedere scene del genere.
Se c’è la tecnologia, perché non utilizzarla o quantomeno provarla? Sarebbero bastati dei qr code ai cancelli, ognuno avrebbe preso il proprio numero con coda quick, si sarebbe potuto allontanare ed attendere il proprio turno in macchina e soprattutto distanziato dagli altri, e, quando sarebbe stato il momento, avrebbe potuto essere richiamato via app dal personale sanitario per entrare nei padiglioni della Mostra d’Oltremare per la somministrazione del vaccino. In tutta sicurezza, senza stare in piedi per ore alle intemperie, col paradosso di potersi ammalare anche solo per questo.
La gestione elettronica delle code è la migliore soluzione per evitare le file per i vaccini ma anche per evitare le code degli studi medici o i laboratori d’analisi.
A volte bastano pochi accorgimenti per risolvere grandi problemi.